STUDI – Massimo storico per bolletta energetica: 4,1% PIL. Caro-energia prima emergenza per prossimo Governo

STUDI – Massimo storico per bolletta energetica: 4,1% PIL. Caro-energia prima emergenza per prossimo Governo

Nel corso del mese di agosto si sono acuite le tensioni sui mercati energetici, generando un impatto straordinario sui prezzi di gas ed elettricità che amplifica incertezze e rischi per le imprese e per l’economia italiana.

Il prezzo del gas europeo (TTF) arriva ai massimi storici, con una quotazione media di agosto (primi 19 giorni) in salita del 22,3% rispetto alla già elevata media di luglio. Per produrre elettricità, lo ricordiamo, l’Italia usa di più il gas rispetto ai maggiori competitors europei, risultando più esposta allo tsunami generato dai ‘prezzi di guerra’ del gas naturale. Nei primi 21 giorni di agosto 2022 il prezzo all’ingrosso dell’elettricità (PUN) sale ancora, arrivando a 491,73 euro per MWh, il 337,5% in più rispetto ad agosto 2021.

L’analisi dei dati pubblicati dall’Istat nei giorni scorsi evidenza che a giugno 2022 i prezzi all’importazione di petrolio e gas risultano più che raddoppiati (+108,1%), portando il valore delle importazioni di energia a toccare quota 100,0 miliardi di euro negli ultimi dodici mesi, mentre la bolletta energetica – il differenziale tra import ed export di energia – sale a 77,8 miliardi di euro su base annua, raggiungendo il massimo storico del 4,1% del PIL e superando il precedente picco del 4% registrato nell’autunno del 2012. La bolletta è peggiorata di 1,3 punti di PIL dopo l’invasione dell’Ucraina e di 2,7 punti nell’arco di dodici mesi.

Confartigianato ritiene indispensabile che a livello europeo si giunga rapidamente all’introduzione di un tetto al prezzo del gas e che si mettano in campo interventi finalizzati a contenere l’impatto dei rincari sulle micro e piccole imprese, impedendo una escalation dei casi di lockdown energetico che porterebbe ad una severa recessione, facendo scivolare l’economia italiana in una pericolosa stagflazione. Lo scenario si aggraverebbe nel caso di una sospensione delle forniture di materie prime energetiche dalla Russia.

“Il caro-energia – sottolinea il Presidente di Confartigianto Marco Granelli – è tra le prime emergenze che dovranno essere affrontate dal nuovo Governo, in continuità con le azioni calmieratrici già messe in campo dal Governo Draghi. Le cause dei rincari vanno affrontate in una prospettiva strutturale. Occorre attuare incisive politiche di diversificazione del mix energetico, puntando sulla riduzione della dipendenza dal gas russo, investendo sulle energie rinnovabili e sull’efficienza”. Altrettanto importante, secondo Granelli, intervenire sulla composizione tariffaria con una misura strutturale di riduzione degli oneri generali in bolletta e il loro finanziamento mediante altre forme di gettito. Non possiamo affrontare l’autunno e l’inverno con il rischio che il caro bolletta ci porti verso una nuova recessione, dopo le fatiche che il sistema produttivo sta facendo per cercare di ‘rimanere aperto’”.

Come ha evidenziato il Presidente del Consiglio Mario Draghi nell’intervento al Parlamento europeonessun bilancio nazionale è in grado di sostenere questi sforzi da solo” e l’Unione Europea deve adottare strumenti utili per governare le sfide in atto, con un impianto simile a quello di Next Generation EU, il quale ha assicurato una ripresa economica rapida e diffusa.

 

Sul sito di ‘Studi e ricerche’ di Confartigianato il 20° report ‘La calda estate dei prezzi’

 

Energia elettrica: prezzo unico nazionale (PUN)

Gennaio 2019-agosto 2022, media mensile, agosto 2022, media primi 21 gg. Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Gme

 

Bolletta energetica

Gennaio 1993-giugno 2022, cumulato ultimi dodici mesi, in % PIL

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