STUDI – L’invasione dell’Ucraina aggrava la crisi energetica. I dati del report dell’Ufficio Studi sul caro-energia su IlSussidiario.net

STUDI – L’invasione dell’Ucraina aggrava la crisi energetica. I dati del report dell’Ufficio Studi sul caro-energia su IlSussidiario.net

 

L’invasione dell’Ucraina agisce da acceleratore dei prezzi dell’energia, con pesanti effetti recessivi sull’economia mondiale. I paesi dell’Unione europea, che con il Green Deal lanciato poco più di due anni fa si erano dati l’obiettivo di un graduale abbandono dei combustibili fossili, sono stretti nella morsa di una crisi energetica dominata dall’escalation del prezzo del gas, le cui forniture sono messe a rischio dalle conseguenze del conflitto tra Russia e Ucraina.

L’analisi delle criticità dei mercato dell’energia mediante un set di 20 indicatori è proposta dall’Ufficio Studi nell’articolo I NUMERI/ L’invasione dell’Ucraina aggrava la peggiore crisi energetica da 42 anni a firma di Enrico Quintavalle, pubblicato oggi su IlSussidiario.net.

Nel dettaglio sono esaminati e incrociate evidenze statistiche proposte nel report ‘Caro-commodities: il deragliamento dei prezzi dell’energia nell’inverno 2021-2022’ che l’Ufficio Studi di Confartigianato pubblica oggi. Per scaricalo accedi a ‘Consultare ricerche e studi’.

Nel dettaglio l’articolo esamina il rallentamento della crescita determinato dall’aumento della bolletta energetica, dai minori consumi delle famiglie e la compressione del valore aggiunto delle imprese causata dallo straordinario aumento dei prezzi di gas ed energia elettrica. L’escalation di costi dell’energia sarà amplificata dalla crisi internazionale, considerata che la Russia è il primo fornitore dell’Italia di gas naturale.

Si delineano gravi ripercussioni sul made in Italy, che si sovrappongono ai danni maggiori dall’inflazione energy-driven subiti dall’Italia rispetto agli altri maggiori paesi europei. Sul lato dell’offerta, si rileva l’impoverimento della produzione di gas naturale e la riduzione del peso, sul totale delle importazioni, del gas liquefatto diretto ai terminali di rigassificazione.

Last but not least, la crisi energetica ha fatto venire al pettine il nodo di una tassazione dell’energia eccessiva e poco rispettosa del principio ‘chi inquina paga’, diventata un vero e proprio amplificatore della pressione sui costi delle imprese e sui bilanci delle famiglie.

 

 

 

 

 

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