STUDI – Criptoattività nel 6,7% delle famiglie di lavoratori indipendenti. Il webinar di Confartigianato sui cripto asset

STUDI – Criptoattività nel 6,7% delle famiglie di lavoratori indipendenti. Il webinar di Confartigianato sui cripto asset

L’analisi sul futuro del sistema monetario internazionale delineato nell’ultimo Rapporto annuale della Banca dei regolamenti internazionali evidenzia come lo sviluppo delle valute digitali delle banche centrali si intreccia con la diffusione delle criptoattività. Lo sviluppo di una versione digitale della moneta emessa dalle banche centrali potrebbe fornire molte delle caratteristiche offerte dalle criptovalute, evitando alcuni dei limiti strutturali e dei rischi associate a queste ultime.

La definizione delle cripto-attività

Le criptoattività sono attività digitali che possono essere conservate e trasferite elettronicamente attraverso l’uso di registri crittografati. Tra le tecnologie dei registri distribuiti (DLT distributed ledger technology) la più nota è la blockchain. Per una tassonomia dei gettoni digitali (digital tokens) che usano DLT si veda Caponera A e Gola C., Aspetti economici e regolamentari delle «cripto-attività», QEF di Banca d’Italia, marzo 2019. Le criptoattività non possiedono lo status giuridico e le funzioni della moneta, oltre ad essere caratterizzate da elevata volatilità del prezzo, scarsa liquidità ed elevato fabbisogno di energia per  validare le transazioni tramite blockchain.

La diffusione delle cripto-attività

Secondo una analisi del Financial Stability Board il valore aggregato a livello globale delle cripto-attività è pari a circa l’1% delle attività finanziarie ma, come evidenzia una comunicazione della Banca d’Italia, “la dimensione del fenomeno non sempre rispecchia i rischi potenziali per la stabilità finanziaria”. Nel settembre 2020 la Commissione europea ha proposto per la prima volta una nuova normativa sulle cripto-attività nel Pacchetto per la finanza digitale.

Nella rilevazione della Bce sulle attitudini di pagamento nell’area dell’Euro pubblicata a fine 2022, la detenzione di risorse in registri crittografati è diffusa nel 4% della popolazione europea, con le quote più elevate osservate in Slovenia e Lussemburgo (entrambe con 8%), mentre la diffusione più contenuta si osserva in Italia (2%), Francia e Lituania (entrambe con il 3%).

Una rilevazione condotta sulle famiglie dalla Banca d’Italia ha valutato la diffusione delle criptoattività nel nostro Paese, individuando la detenzione nel 2,2% delle famiglie italiane, con quote più elevate in famiglie con persona di riferimento più giovane (5,7% fino a 45 anni) e con occupazione indipendente (6,7%).

L’importo di criptoattività detenute dalle famiglie è mediamente contenuto. Circa due terzi dei nuclei familiari (67,0%) hanno indicato un possesso entro 5 mila euro – il 30,9% fino a mille euro e il 36,1% tra  mille e 5 mila euro –, un ulteriore 18,7% detiene attività tra 5 mila e 10 mila euro, il 3,4% tra 10 mila e 30 mila euro, mentre l’11,0% ha dichiarato un investimento superiore a 30 mila euro.

Seppur con contorni ancora limitati, la detenzione di criptovalute appare un fenomeno in crescita: l’ultimo Rapporto della Consob sulle scelte di investimento delle famiglie italiane, evidenzia una marcata salita della quota di investitori che acquistano on line le criptovalute, passato dal 2% del 2021 all’8% del 2022.

Ve ricordato che l’uso delle criptovalute viene richiesto in alcuni casi di pagamento di riscatti conseguenti ad attacchi informatici: come evidenziato in una nostra recente analisi, in Italia la richiesta di riscatto in denaro si riscontra nell’11% dei casi di attacco cybercriminale ad imprese italiane, una quota doppia rispetto al 6% della media Ue a 27. Il report dell’attività 2022 della Polizia Postale e delle Comunicazioni e dei Centri Operativi Sicurezza Cibernetica registra un aumento del 128% degli attacchi rilevati contro istituzioni, aziende e privati, oltre a ricordare come “il conflitto russo-ucraino ha comportato una recrudescenza nell’attività di attori ostili”.

Un webinar di Confartigianato il 7 marzo 2023

Con lo scopo di esaminare la disciplina tributaria complessiva delle criptoattività introdotta dall’ultima manovra di bilancio, martedì 7 marzo 2023, alle ore 15, la Direzione Politiche Fiscali di Confartigianato organizza il webinar “La fiscalità dei cripto asset, le novità della  legge di bilancio 2023” . Qui per Informativa n. 10/2023 della Direzione Politiche Fiscali con programma e modalità di iscrizione. La partecipazione al webinar è riservata al Sistema Confartigianato.

 

Detenzione di criptoattività delle famiglie italiane per età e occupazione della persona di riferimento

Marzo-maggio 2022 – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Banca d’Italia

 

 

Detenzione di criptoattività delle famiglie italiane per classi di importo

Marzo-maggio 2022, % famiglie, importi in euro – Fonte: Banca d’Italia, Bollettino economico 1/2023

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