EUROPA – Recepite le proposte di Confartigianato nella Strategia Ue sul tessile sostenibile
Il Parlamento europeo ha approvato in Plenaria, con un’ampia maggioranza, il testo finale sulla Strategia UE per prodotti tessili sostenibili e circolari che recepisce le proposte avanzate da Confartigianato.
Questa strategia, lanciata nel 2022 dalla Commissione europea, rientra nell’ambito del Piano d’azione per l’economia circolare 2020, il cui obiettivo principale è quello di accelerare la transizione verso un’economica circolare e sostenibile in diversi settori, tra cui il tessile.
Pur non rappresentando un atto vincolante, propone azioni per l’intero ciclo di vita dei prodotti tessili, sostenendo allo stesso tempo l’ecosistema nelle transizioni verde e digitale. Inoltre, si incentra sul modo in cui i prodotti tessili sono progettati e consumati, anche esaminando soluzioni tecnologiche sostenibili e modelli imprenditoriali innovativi. L’obiettivo centrale della Strategia è quello di suggerire azioni e misure volte a contenere il dilagante fenomeno del fast-fashion, valorizzando invece i prodotti che prediligono qualità e sostenibilità dei processi di produzione.
Confartigianato Imprese, per valorizzare il ruolo essenziale svolto dalle micro e PMI del settore, è intervenuta sin dalle prime fasi dell’iter trasmettendo agli eurodeputati le proprie riflessioni e suggerimenti emendativi, per avvicinare quanto più possibile il testo della Commissione europea alle istanze delle numerose imprese del settore che si impegnano nel conseguimento della doppia transizione. In quest’ottica, la principale indicazione riguarda il rafforzamento del ruolo delle micro e PMI dei settori tessile e calzaturiero, i cui modelli di business valorizzano la qualità dei prodotti e la sostenibilità dei processi di produzione, a differenza dei modelli tipici del fast-fashion.
Confartigianato è stata attivamente coinvolta, anche dalle commissioni del Parlamento europeo che hanno seguito i lavori su questo dossier per la definizione degli emendamenti di compromesso che sono parte del testo finale adottato dalla Plenaria, e i contributi della Confederazione sono stati totalmente recepiti dal testo.
Confartigianato Imprese ha attentamente evidenziato il ruolo dei sarti, calzolai e delle pulitintolavanderie, in quanto figure specializzate del settore tessile e calzaturiero che, attraverso i propri servizi di riparazione e manutenzione professionale, contribuiscono a limitare l’impatto ambientale del settore tessile, per contribuire positivamente alla riduzione delle acque reflue e per rendere più durevoli i prodotti tessili e calzaturieri.
Sempre per contribuire positivamente agli obiettivi di sostenibilità del settore tessile, Confartigianato ha incoraggiato il recupero e il riutilizzo degli scarti tessili per l’impiego di materie prime secondarie per le successive produzioni e l’istituzione di poli innovativi (Textile hubs) per il recupero e il riutilizzo dei rifiuti tessili.
È stata inoltre evidenziata la necessità di prevedere obblighi proporzionati ed egualmente distribuiti lungo tutta la filiera di produzione in applicazione del principio di responsabilità estesa del produttore, a tutela dei contoterzisti, che spesso sono micro e PMI, in linea con le azioni che la Confederazione sta promuovendo a livello nazionale in materia di EPR (Responsabilità Estesa del Produttore).
Infine, per garantire che i prodotti tessili e calzaturieri venduti siano conformi ai principi di sostenibilità previsti a livello UE, Confartigianato Imprese ha richiesto di rafforzare le misure di sorveglianza del mercato interno.
L’attivo coinvolgimento di Confartigianato Imprese e lo scambio proficuo avuto con gli eurodeputati rappresenta un importante passo per dedicare sempre più attenzione alle istanze delle numerose micro e PMI italiane, che rappresentano una parte essenziale del tessuto produttivo europeo del settore della moda.
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